Descrizione
La manifestazione che il 10 è stata organizzata a Paludi sarà una sorta di viaggio delle radici inverso, durante il quale ci si interrogherà sul tema delle radici, su cosa chiamiamo identità, appartenenza, nostalgia di casa. La Calabria non è una regione che ha solo un milione e 800 abitanti, ma che ha all’estero una platea di milioni di persone Pensate che in 150 anni dalla Calabria sono partiti milioni di calabresi, e che solo in Argentina esistono un milione e mezzo di calabresi e calabro discendenti.
Questi calabresi vivono con il senso di ritornanza, ritornanza non è semplicemente ritornare a casa, non è un semplice viaggio delle radici, cioè chi torna a casa non è turista, questi viaggi sono viaggi dentro se stessi, sono viaggi dell’anima… Quindi ritornanza non è semplicemente ritornare a casa, è un sentimento di nostalgia e di speranza di coloro che lasciano casa, infatti il sentimento della ritornanza nasce alla vigilia delle partenze”. Il ritorno alla terra d’origine non riguarda solamente chi parte, ma anche chi rimane, poiché chi rimane deve essere in grado di accogliere chi torna. “Quindi alla fine – ha concluso Sommario – ritornanza è la nostalgia che si fa speranza, speranza che noi possiamo radicare nella dimensione di fare comunità, mettendo insieme chi è partito e chi è rimasto”.
Sarà un racconto corale per capire come rimasti, spartiti, nuovi arrivi e ritornati possono fondare un nuovo modello di comunità. Ad alternarsi racconti, letture, musiche e canti.
Questi calabresi vivono con il senso di ritornanza, ritornanza non è semplicemente ritornare a casa, non è un semplice viaggio delle radici, cioè chi torna a casa non è turista, questi viaggi sono viaggi dentro se stessi, sono viaggi dell’anima… Quindi ritornanza non è semplicemente ritornare a casa, è un sentimento di nostalgia e di speranza di coloro che lasciano casa, infatti il sentimento della ritornanza nasce alla vigilia delle partenze”. Il ritorno alla terra d’origine non riguarda solamente chi parte, ma anche chi rimane, poiché chi rimane deve essere in grado di accogliere chi torna. “Quindi alla fine – ha concluso Sommario – ritornanza è la nostalgia che si fa speranza, speranza che noi possiamo radicare nella dimensione di fare comunità, mettendo insieme chi è partito e chi è rimasto”.
Sarà un racconto corale per capire come rimasti, spartiti, nuovi arrivi e ritornati possono fondare un nuovo modello di comunità. Ad alternarsi racconti, letture, musiche e canti.